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ROMANCE FRAMES

SPETTACOLO DI DANZA - MUSICA E PAROLE

 

E’ stato scritto che il cinema – quando non è mero intrattenimento, allevamento industriale di stereotipi, fabbrica di attenzione poco impegnativa, stupefacente per polli – è procedimento artistico che non rappresenta ma “costruisce il volto ed il gesto, una sorta di disperato umanesimo tecnico, artificiale, materia critica di sogno” (Marco Cicala).

Ciò è possibile tanto e finché il cinema conserva uno vero e proprio stupore – quasi primitivo – nei confronti dell’immagine, del suono e del movimento, quando il suo lato più in ombra diviene esteticamente percepibile: ciò che sta al di là o dietro il narrato, o dietro l’elaborazione tecnica dell’immagine riprodotta, il “cuore nero” dell’azione per così dire, non parla più di qualcosa, ma di noi.

Romance frames è una partitura di danza, musica, parola e gesto recitato, un viaggio all’interno di questo cinema, delle sue suggestioni rivissute in una nuova costruzione sensibile, che lo utilizza come vera materia d’esperienza, cercandone di riviverne e ricrearne senso e contenuto a partire dallo stesso radicale “stupore” nei confronti della libera associazione e costruzione di movimento, parola e suono, produttivi di una nuova espressione passionale, che è anche omaggio al vissuto personale e collettivo sedimentatosi nei linguaggi percorsi.

In Romance frames l’immagine delle pellicole è sì svanita ma trattenuta nell’immaginazione che dà vita al percorso scenico, come a partire da un suo profondo eco radiofonico od orchestrale: è il cinema ricordato una notte insonne, tra sogno e veglia, utilizzando i passaggi sonori, i frammenti di dialogo, i rumori, le musiche, perché si restituisca in movimento danzato ed interpretazione la loro situazione emotiva, senza riferimenti diretti: il montaggio e la decostruzione del senso e della sensibilità, nascono dall’emozione educata dal cinema, e facendone materia d’esperienza indirizzano una coreografia del discorso amoroso: si è scelto infatti di partire dalla situazione amorosa - non tanto dal film d’amore vero e proprio - attraversata in diversi modi dal testo filmico frammentato, ed intesa in senso ampio di “avventura romanza”, quella personale avventura del cuore delle donne e degli uomini in cui scava il viaggio di Romance Frames, viaggio di incontro e abbandono, paura e gelosia, disprezzo e coraggio, monotonia, l’eros, il mistero, la provocazione e non ultima, la solitudine delle passioni.

Romance frames è dunque immersione nella “materia critica” della esperienza amorosa filtrata e suggerita dal cinema, e dunque anche – sebbene si tratti di cinema “colto”- dalla cultura di massa, un cinema che qui è liberato dal suo tentativo, disperato, di costruire esteticamente l’avventura umana nell’epoca della riproducibilità tecnica dell’immagine in movimento, riproducibilità sempre più inutilmente perfetta prima, e sostituita dall’immagine digitale elaborata direttamente al computer poi.  

La sfida umanistica delle immagini è persa, quella di far parlare criticamente i sogni da cui prendevano forma forse no: Romance frames.  


Coreografia/Regia/Ideazione Emma Scialfa
Elaborazioni testi cinematografici/ Montaggio audio Claudio Fausti
Scene/Costumi MotoMimetico
Luci Elvio Amaniera
Accessori Massimo DiRocco
Interpreti Alessandro Caruso, Simona Fichera, Giuliana Cocuzza
Grafica/Comunicazione Lucilla Caniglia

 

Produzione MotoMimetico 2012

 

SPETTACOLI

31/05 - 1/06/2012 - Teatro Erwin Piscator - Catania

1/2/12/2012 - Scenario Pubblico - Catania

21/12/2012 - Art Garage - Pozzuoli - Napoli

7/08/2013 - Nel quadro della rassegna “Palermo in danza” – Villa Pantelleria - Palermo

6/12/2013 - Zo - centro culture contemporanee - Catania