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Flusso NoMade

Anno di produzione 1998

 

Lo spettacolo è inteso come un passaggio, un crocevia di storie dove lo spettatore, inizialmente a sua insaputa, diventa durante la rappresentazione sempre più protagonista di questo viaggio. Personaggi ed immagini si susseguono per abbagli ed apparizioni, immersi cerimoniosamente nei luoghi preparati: un riversarsi
nell'immaginario attraverso un percorso prestabilito e mai scontato. Vogliamo rendere questo inno al sentire delle immagini, attraverso una successione inebriante di parti fra loro incastonate come le tessere di un mosaico.

La performance ha inizio sin dalla obliterazione del biglietto di ingresso, che simboleggia l'entrata in una stazione ferroviaria, dove un susseguirsi di nicchie occupate da danzatrici, rappresentano squarci fugaci di vissuto attraverso particelle coreografiche minute; un finto barbone inizia ad interagire con i presenti inducendoli a credere che sia un intruso attratto dalla presenza delle persone all'ingresso, creando un evidente equivoco. Quest'ombra macchia con radicale poeticità gli stati d'animo dei presenti, che verranno "liberati" dallo stesso nel momento in cui il treno immaginario partirà; un grosso baule illuminato supporta un'azione coreografica come celebrazione di una partenza...........

E' una messa in scena itinerante, rappresentazione visionaria, che gli spettatori - viaggiatori lungo un attraversamento dello spazio, hanno il compito di decifrare.
Passare attraverso le vite, sondare le emozioni attraverso il gesto e la danza, per un teatro che vuole essere rappresentazione della persona è lo spunto da cui si muove "Flusso NoMade".

Il contesto, la musica, la danza e gli espedienti scenici mirano a ricreare le condizioni del proprio nomadismo interiore. Il tempo non più cronologico si trasforma così in un tempo psichico.
L'intermittenza ipnotica dell'occhio - finestra e la ripetizione pressante del rumore dei binari, fa del treno, il luogo per antonomasia in cui si celebra il distacco: momento necessario per ogni presa di coscienza.

 

Coreografie/Ideazione Emma Scialfa

Musiche Tommaso Marletta

Costumi Rosanna Prassi

Interpreti Francesco Corona, Valentina Miraglia, Manuela Maugeri, Giovanna la Cava, Agata Inserra, Valentina Romano, Emma Scialfa.

Produzione MotoMimetico

SPETTACOLI
09/'98 Festival Mappe - Catania
04/'00 Teatro Club - Catania